Riconoscere i segnali del fine vita
Capire i segnali del fine vita aiuta a prendere decisioni serene e a evitare corse inutili in ospedale. Il corpo rallenta gradualmente. I bisogni cambiano. La cura si concentra su comfort, sicurezza e presenza della famiglia.
Ultime settimane: cosa osservare
Più stanchezza, sonno prolungato, riduzione della fame e della sete. Calo del peso, meno interessi e minore mobilità. Serve rivedere obiettivi e terapia: anticipo i rescue per i picchi di dolore o dispnea, semplifico gli schemi, curo il sonno e l’ansia, concordo quando chiamare.
Ultimi giorni: cosa aspettarsi
Il sonno aumenta. La persona parla poco, risponde lentamente. L’intake è minimo, l’urina diminuisce, le mani diventano più fredde. Il respiro può diventare irregolare con pause; compaiono secrezioni in gola (rantolo) non sempre fastidiose per il paziente.
Ultime ore: segni tipici
Maggior sonnolenza, occhi semichiusi, bocca asciutta, marezzature cutanee a mani e piedi, respiro con pause più lunghe. Le parole possono scomparire. Il dolore, se presente, va trattato con rescue concordati e vie semplici (sottocute).
Come alleviare respiro e secrezioni
Aria fresca, posizione laterale o semiseduta, ambiente calmo. Per il rantolo conta la posizione, l’igiene del cavo orale, piccoli sorsi/gel o spugnature. Evito aspirazioni profonde inutili. Se necessario uso terapia mirata. Approfondisci in dispnea e rantolo terminale.
Delirio terminale e agitazione
Confusione, allucinazioni, inversione sonno-veglia: spesso peggiorano di sera. Prima cerco fattori scatenanti (dolore, ritenzione, costipazione, farmaci). Se l’agitazione compromette comfort e sicurezza, impiego terapia adeguata e semplifico l’ambiente. Vedi delirio terminale.
Dolore e ansia
Tengo sempre disponibili dosi di salvataggio. Segno orario, dose e risposta. Se servono più di 3–4 rescue al giorno, ritaro la terapia di base. L’ansia si riduce con presenza, luce morbida, respiro guidato e farmaci se indicati. Per il metodo vedi gestione del dolore.
Alimentazione e idratazione
La fisiologia del fine vita riduce appetito e sete. Non forzo. Offro igiene orale, piccole umidificazioni, assaggi simbolici se desiderati. Se la disfagia è marcata, concordo una alimentazione a rischio documentata oppure sospendo l’alimentazione orale per sicurezza e comfort.
Quando valutare la sedazione palliativa
Solo se un sintomo è davvero refrattario nonostante terapia ottimale e vie adeguate. Richiede valutazione strutturata, consenso informato, obiettivi chiari e monitoraggio. Ulteriori dettagli in sedazione palliativa.
Quando chiamare il medico
Dispnea a riposo che non risponde al rescue, dolore intenso persistente, agitazione pericolosa, febbre con brivido, sanguinamento, occlusione dell’accesso o infusori che non funzionano. In questi casi aggiorno subito la terapia o propongo un passaggio in hospice se più sicuro.
Assistenza a domicilio in tutta la Campania
Cure palliative, terapia del dolore e gestione dei sintomi a casa con risposta rapida, in coordinamento con la rete territoriale.
Aree principali
Accessi e tempi
Presa in carico in 24–48 ore. Gestione di PICC/Midline, infusori sottocute e nutrizione quando indicato.
Contatti rapidi
Contenuto a cura del Dr. Francesco Paolo De Lucia.
