Segnali di morte imminente nei pazienti oncologici avanzati

Segnali di morte imminente nei pazienti oncologici avanzati

Nelle fasi finali della malattia oncologica il corpo rallenta e compaiono segni clinici che suggeriscono l’avvicinarsi della morte. Alcuni segni hanno una buona specificità nelle ultime 72–48 ore, ma restano indicatori probabilistici da leggere nel contesto clinico, senza allarmismi inutili. L’obiettivo è alleviare sofferenza, accompagnare la famiglia e sostenere scelte proporzionate.

Segnali di morte imminente in oncologia avanzata

Che cosa osserviamo nelle ultime 72–48 ore

La diminuzione progressiva della coscienza porta a sonnolenza profonda e minore risposta agli stimoli. Il respiro diventa irregolare con pause e fasi di ampiezza variabile; possono comparire secrezioni respiratorie terminali (“rantolo”). Gli occhi possono non chiudersi completamente; il solco naso-labiale si attenua; le pupille diventano poco reattive. La cute tende a raffreddarsi con chiazze marezzate alle estremità; l’emissione di urina si riduce. Questi reperti, quando coesistono, suggeriscono un orizzonte temporale di ore-giorni.

Segni clinici, come appaiono e cosa faccio a casa

Segno clinicoCome appare al lettoCosa faccio in praticaFinestra temporale
Riduzione marcata della coscienza Scarsa risposta a voce o tatto; fasi prolungate di sonno Ambiente calmo, stimoli dolci, valutazione del dolore non verbale, sospensione di manovre non utili, farmaci solo se necessari Spesso entro 72–48 ore
Respiro irregolare con apnee (Cheyne–Stokes) Alternanza di respiri profondi e pause; talora rantolo Posizionamento confortevole, ventilazione della stanza, rassicurazione alla famiglia; farmaci solo se dispnea o distress Spesso entro 72–48 ore
Secrezioni respiratorie terminali (“rantolo”) Rumore gorgogliante alla respirazione Decubito laterale o semi-Fowler, igiene orale, riduzione infusioni non necessarie; anticolinergici valutati caso per caso Spesso entro 48–24 ore
Segni neurologici specifici Pupille poco reattive, palpebre che non si chiudono; rilassamento del volto; talora iperestensione del collo Protezione oculare con lacrime artificiali, cura cutanea, comfort care Alta specificità per decesso entro 3 giorni
Ipo-diuresi e cute marezzata Pochissima urina; estremità fredde e marezzate Igiene e protezione cutanea, prevenzione lesioni, evitamento di flebo non utili se non indicazione specifica Giorni → ore

Rantolo terminale: che cosa sappiamo davvero

Il rumore dipende da secrezioni che si accumulano in faringe e grandi vie aeree per ridotto riflesso della deglutizione. Le prove sui farmaci anticolinergici sono contrastanti: alcuni studi non mostrano vantaggi chiari rispetto al placebo; altri riportano benefici selettivi con molecole specifiche. La priorità resta il posizionamento, l’igiene del cavo orale e l’informazione alla famiglia; i farmaci si usano quando il rumore genera distress reale, personalizzando dose e via di somministrazione.

Stimare il tempo residuo: PPS e PPI

Per orientare la comunicazione uso strumenti semplici. Il Palliative Performance Scale (PPS) descrive ambulation, attività, autocura, assunzione e coscienza: valori del 30–40% si associano in media a sopravvivenze di pochi giorni–settimane. Il Palliative Prognostic Index (PPI) integra PPS con assunzione orale, edema, dispnea a riposo e delirium; punteggi ≥6 indicano probabile sopravvivenza <3 settimane. Sono ausili, non previsioni esatte: li interpreto insieme all’andamento clinico e ai segni delle ultime ore.

Comunicare con la famiglia

Spiego che questi segni non significano sofferenza inevitabile. Illustro cosa è utile continuare e cosa sospendere. Se compaiono agitazione o ansia severa, valuto un percorso di sedazione palliativa proporzionata quando i sintomi restano refrattari nonostante tutti gli interventi appropriati, con indicazioni chiare e monitoraggi etici e clinici.

Domande frequenti

Il respiro rumoroso significa che il paziente soffre?

Di solito no. Il rumore è legato a secrezioni e a riflessi ridotti. Interveniamo per il conforto del paziente e della famiglia, privilegiando posizione e igiene orale; i farmaci si valutano se il rumore genera disagio reale.

Quando vedo pause respiratorie, quanto tempo può mancare?

Se le pause si allungano e la coscienza si riduce stabilmente, è probabile che restino ore o pochi giorni. Ogni persona ha tempi propri; restiamo presenti e pronti ad alleviare qualsiasi disagio.

Ha senso aumentare flebo o nutrizione nelle ultime ore?

Nella maggioranza dei casi no. Possono aumentare secrezioni e discomfort senza benefici. Preferisco comfort care e mouth care; valuto “trial” molto brevi solo se ci sono segni di beneficio atteso.

Assistenza palliativa a domicilio: copro tutta la Campania

Valutazione entro 24–48 ore, presenza clinica e supporto al caregiver anche nelle ultime ore di vita.

Napoli e area nolana

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Salerno e Agro nocerino-sarnese

SalernoCava de’ TirreniNocera InferioreNocera SuperiorePaganiScafatiBattipagliaEboli

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BeneventoMontesarchioTelese TermeSant’Agata de’ Goti

A cura del Dr. Francesco Paolo De Lucia.

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