Terapia del dolore oncologico a Nola

La gestione del dolore oncologico richiede valutazione accurata e interventi proporzionati. Parto da un’analisi del tipo di dolore, dell’intensità e del suo impatto sulla vita quotidiana. Definisco obiettivi chiari con la persona e con la famiglia e costruisco un piano che posso adattare con rapidità al domicilio, riducendo accessi inutili e ritardi nel sollievo.

Terapia del dolore oncologico a domicilio a Nola

Valutazione clinica e pianificazione

Differenzio il dolore nocicettivo da quello neuropatico e riconosco le componenti miste. Registro i fattori che peggiorano i sintomi, la presenza di crisi improvvise, il sonno, l’ansia, gli effetti collaterali dei farmaci in corso. Questa fotografia guida la scelta della molecola, della via e del ritmo di titolazione. Il piano resta flessibile e lo rivedo spesso per evitare sottotrattamento o tossicità.

Oppioidi: titolazione e rotazione

Per dolore moderato-severo uso oppioidi con titolazione graduale. Scelgo la molecola in base a funzione renale ed epatica, interazioni e preferenze. Se l’analgesia è insufficiente o compaiono effetti indesiderati, applico una rotazione con riduzione prudente della dose equianalgesica e nuova titolazione. L’obiettivo è un sollievo stabile con la minima dose efficace, evitando sia eccessi sia intervalli non coperti.

Breakthrough cancer pain

Per gli episodi acuti uso un rescue a rapida insorgenza. Nei pazienti già tolleranti agli oppioidi considero fentanyl transmucosale con titolazione individuale e rivalutazioni ravvicinate. Se le crisi sono frequenti, aumento la terapia di base. La proporzione tra dose di fondo e rescue evita oscillazioni eccessive e riduce il rischio di sedazione cumulativa.

Adiuvanti e trattamenti integrati

Quando c’è una componente neuropatica affianco gabapentinoidi o inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina, scelti in base a comorbidità, sonno e tollerabilità. Uso corticosteroidi per edema capsulare o compressione, per cicli brevi e ben monitorati. Nel dolore osseo valuto bifosfonati o denosumab per ridurre eventi scheletrici. Nei casi selezionati integro radioterapia palliativa su sedi dolorose, anche in singola frazione quando appropriato.

Vie di somministrazione e accessi

Scelgo la via più semplice ed efficace. La infusione sottocutanea continua stabilizza i livelli analgesici quando la via orale è inaffidabile o i sintomi fluttuano. Per infusioni endovenose prolungate considero PICC o Midline in base a durata, farmaci e condizioni generali, con impianto ecoguidato anche a domicilio.

Prevenzione degli effetti collaterali

Imposto fin dall’inizio un piano di prevenzione della stipsi con lassativi regolari. Se refrattaria, aggiungo una PAMORA senza compromettere l’analgesia. Monitoro sonnolenza, confusione e mioclono per riconoscere segni di neurotossicità da oppioidi e, se necessario, riduco o ruoto. Educo famiglia e caregiver su uso dei rescue, segni di allarme e contatti rapidi in caso di peggioramento.

Quando il dolore resta refrattario

Se, nonostante rotazioni, adiuvanti, CSCI e RT mirata, persiste sofferenza intollerabile, condivido un percorso di sedazione palliativa proporzionata, con obiettivi, indicazioni e monitoraggio in linea con la normativa italiana e le raccomandazioni EAPC.

Domande frequenti

Gli oppioidi creano sempre dipendenza?

No. Nella malattia oncologica gli oppioidi sono strumenti essenziali se usati con criteri clinici e monitoraggio. Il rischio si riduce con obiettivi chiari, dosi proporzionate e rivalutazioni frequenti.

Quanta dose uso per il “rescue” del BTcP?

Dipende dalla terapia di base e dalla tolleranza. Titolo il rescue con attenzione, puntando a un sollievo rapido senza eccessi di sedazione. Se servono troppi rescue, riallineo la dose di fondo.

La radioterapia per il dolore osseo richiede molte sedute?

Non sempre. In molte situazioni è possibile una singola frazione con sollievo clinicamente comparabile a schemi più lunghi, scelta caso per caso.

Quando valuti accessi vascolari?

Quando servono infusioni EV prolungate, nutrizione parenterale o farmaci specifici. Scelgo PICC o Midline in base a durata, farmaci e condizioni generali, con impianto ecoguidato anche a casa.

Assistenza a domicilio: copro tutta la Campania

Presa in carico entro 24–48 ore. Coordinamento con MMG, ADI e rete oncologica territoriale. Raggiungo abitualmente le seguenti aree.

Napoli e area nolana

NolaNapoliCimitileCamposano San VitalianoSciscianoSavianoMarigliano MariglianellaSan Paolo Bel Sito

Salerno e Agro nocerino-sarnese

SalernoCava de’ TirreniNocera InferioreNocera Superiore PaganiScafatiBattipagliaEboli AgropoliVallo della Lucania

Caserta e Agro aversano

CasertaAversaMarcianiseMaddaloni S. Maria C.V.CapuaS. Maria a VicoSessa Aurunca

Avellino e Irpinia

AvellinoAtripaldaMercoglianoSolofra Ariano IrpinoGrottaminardaLacedonia

Benevento e Sannio

BeneventoMontesarchioTelese TermeGuardia S. Sant’Agata de’ GotiSan Giorgio del Sannio

Contenuto a cura del Dr. Francesco Paolo De Lucia.

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